Intendiamoci: adoro mangiare sino a perdere la sensibilità delle mani e ubriacarmi pagando il triplo una normale bevuta, ma non capisco cosa ci sia da festeggiare a San Silvestro: l'incedere del tempo che passa? Un personaggio famoso che tira le cuoia? L'alto tasso di suicidi?
Ricordo che nel 2011 trascorsi un capodanno orribile: i miei genitori diedero una festa ristretta con i parenti più intimi e non essendo stato invitato trascorsi l’ultima notte dell’anno in solitudine, mischiando alcool a basso impatto ambientale a psicofarmaci per felini, tentando disperatamente di masturbarmi davanti al televisore.
Manovra che può finire in tragedia quando trasmettono Napolitano a reti unificate ma è un peccato sprecare così l'insensibilità degli arti.
A proposito: speriamo che per questo messaggio di fine anno, dopo aver parlato di economia, politica e molestie sessuali su piccoli roditori, esorti i giovani a tirarsi su quei dannati pantaloni.
In conclusione, non mi è piaciuto per nulla questo 2012. Sì, ok, Pino Rauti, ma il 2012 ha rotto il cazzo già da un paio d'anni, ormai.
___________________________________________________
Online il nuovo numero di The Collyers, mi trovate con "A Christmas Karl", una raffinata analisi natalizia basata sulle caratteristiche comuni tra cattolici, comunisti e coglioni in generale in relazione al tipo di barba della tua guida politica o spirituale. E anche con "Camushot", un pezzo dedicato a tutti coloro che utilizzano la cultura per rimorchiare, che possano morire tutti.
Ah, dimenticavo: auguri, stronzi.
2011... ma ED*, da te non sono passati ancora i Maya?
RispondiEliminaCordialità
Attila
Oh, auguvissimi anche a lei cavo
RispondiEliminaStill alive?
RispondiElimina