Gli animalisti protestano contro la Lego, sotto accusa per le diseducative costruzioni che riproducono il circo e lo zoo: "I bambini penseranno che sia 'naturale' per gli animali essere strappati alla loro natura per finire detenuti in uno zoo, i bambini penseranno che sia 'normale' vedere animali rinchiusi nelle gabbie e costretti con la violenza a esibirsi davanti a un pubblico". D'altronde si parla di animali, mica di nigeriane.

Se c'è una categoria che detesto più degli ultrà razzisti, sbronzi e molesti, è quella degli animalisti, sobri ma ugualmente molesti.

Vi invito a sfogliare il catalogo della Lego:
-pagina 6-7, lo zoo e il circo: finimondo;
-pagina 13, la fattoria: 'sticazzi, a Pasqua voglio mangiare agnello.

Si fottano le galline in gabbie senza spazi vitali che finiscono nel brodo della nonna e si fottano i maiali strappati subito alla scrofa e vivi esclusivamente per essere scannati a Natale: solo gli animali esotici e carini meritano di non essere torturati o mandati al macello?
Se gli animali del circo fossero trasferiti in una fattoria e convertiti in cibo gli animalisti continuerebbero a rompere i coglioni? Siete proprio così sicuri che il leone sia più triste allo zoo piuttosto che essere trasformato in bistecca?
Mangiare è un bisogno primario ma anche intrattenersi lo è, e finché ci sarà qualche cerebroleso che si diverte a vedere elefanti che cagano e orsi che pedalano su di un monociclo circhi e zoo hanno diritto di esistere quanto lo stato d'Israele.

Ma arrivati a questo punto i nazimalisti potrebbero chiedere di ambientare Il circo di Chaplin e Dumbo in un ufficio postale, o magari Christiane F. invece di iniettarsi eroina allo zoo di Berlino potrebbe farlo nel retrobottega di un negozio di toelettatura per cani.
Suonerebbe anche meglio, Christiane F. e i ragazzi della toelettatura per cani. Senza considerare il messaggio positivo per i giovani: "Drogatevi pure, ma non allo zoo".

Per fortuna che gli animalisti ancora non sanno nulla della prossima collezione: canadesi che cacciano foche palestinesi, giapponesi che assaltano balene diabetiche e le scene di sesso Isabella Ferrari in E la chiamano estate.

















7 commenti:

  1. quanto ti capisco, purtroppo non tutti maturano col passar degli anni c'è ancora qualcuno che nasce radicale e muore radicale.
    Sarà perchè sto in astinenza da maialino sartdo dallo scorso mese di agosto che poi se ne trovassi chi potrebbe garantire per l'origine

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  2. "Drogatevi pure, ma non allo zoo" può essere lo slogan ufficiale di questo millennio.

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  3. "I bambini penseranno che sia 'naturale' per gli animali essere strappati alla loro natura per finire detenuti in uno zoo, i bambini penseranno che sia 'normale' vedere animali rinchiusi nelle gabbie e costretti con la violenza a esibirsi davanti a un pubblico"


    Tre righe e mi scappa già la cacca.

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  4. E che ne sarà di Madagascar 3, dove quattro animali di uno zoo finiscono in un circo? Anatema al quadrato!

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  5. Per qualcuno Togni è più malvagio di Manson...

    Cordialità

    Attila

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  6. Che dire? Io da bambino ho visto in un negozio i Lego di Star Wars. Penso che soltanto il prezzo del giocattolo mi abbia salvato (costava quasi 50 euro di oggi se non sbaglio, e i miei genitori non vollero comprarmelo). Se lo avessi avuto, probabilmente oggi avrei pensato che sarebbe stato giusto creare nello spazio una stazione grande come una piccola luna in grado di spazzar via un pianeta con un singolo colpo. Eh già. La Lego deve proprio pensare meglio a che tipo di messaggi trasmette ai bambini.

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