E' on-line il numero due di The Collyers Magazine, l'ennesimo nuovo progetto di cui mi romperò il cazzo entro diciotto mesi per iniziarne un altro con cui ha qualcosa in comune, sì, ma non è proprio lo stesso.
Di seguito, il mio modesto contributo.
E nel caso aveste dato un'occhiata al pdf e vi steste chiedendo perchè una persona socialmente integrata vorrebbe leggere roba del genere, qui trovate una succosa intervista a Gabbbbro, che oltre ad essere un ottimo recensore di farmaci ed un discreto abusatore di minori è proprio bono.
La pagina Facebook, se volete iscrivervi.
_______________________________________________________
Amavo tutto di Giorgia.
Una ragazza sveglia, divertente, con cui avevo molto in comune.
Come la passione per la musica anni '80, le battute flash ricavate da recenti studi scientifici e quella innaturale fobia per le carte da parati a fiori.
Una ragazza sveglia e divertente, dicevo. Venne a lei l'idea di utilizzare "basette alla Del Piero" come parola chiave per fermarsi durante il bondage.
Non tutti sanno quanta cura occorra in questa scelta: così come con Giorgia non avrei mai potuto utilizzare "troia", "dimmi che hai cambiato sesso nel 2001" e "cantami Il Cielo In Una Stanza di Gino Paoli" mai mi sarei sognato di utilizzare "basette alla Del Piero" con la bibliotecaria che scopavo al liceo:
"Vieni sulle basette alla Del Piero!"
"Le mie o le tue?"
Momenti imbarazzanti.
Un po' come beccare tuo padre mentre guarda il culo di una ragazza.
Esiste una teoria che tutti, in particolare coloro che hanno appena intrapreso una nuova relazione stabile, dovrebbero sapere: la quantità di tempo dedicata inizialmente al vostro rapporto è direttamente proporzionale al livello di combattimento con cui dovrete successivamente lottare per riappropriarvi dei vostri diritti umanitari.
Ad esempio all'undicesimo mese di relazione, quando la vostra amata affermerà:
"Quando ci siamo messi insieme mi portavi a cena fuori tutti i sabati, adesso è già tanto se andiamo in pizzeria due volte al mese insieme ai tuoi amici."
E voi, sovrappensiero, risponderete:
"Dev'essere per questo che pesavi la metà."
Momenti imbarazzanti.
Un po' come beccare tuo padre mentre guarda il culo della tua ragazza.
La grandezza del fondoschiena di una donna rispetta leggi della fisica totalmente al di fuori del comune: è inversamente proporzionale al numero di cene in ristorantini romantici ma è pronto a decrescere esponenzialmente nel punto di arrivo del vostro rapporto.
Ad esempio al terzo anno di relazione, quando la vostra amata affermerà:
"Vorrei un tuo parere sui miei nuovi pantaloni."
"Sei proprio sicura che non preferisci uno sprezzante commento sarcastico?"
"Ecco, lo sapevo, secondo te ho il culo grande!"
"Guarda che a molti uomini piacciono forme accentuate."
"Sì, ma tra il dire e il fare..."
E voi, sovrappensiero, risponderete:
"C'è di mezzo il tuo culo pachidermico?"
Momenti imbarazzanti.
Un po' come beccare tuo padre mentre guarda il culo della tua ragazza.
E avere un'erezione.
Come proverete a lasciare la vostra flaccida e scialba metà ecco che nel giro di 34 minuti questa perderà dodici chili, imparerà a truccarsi come una romagnola e dopo un periodo di riflessione di sedici secondi netti deciderà che sì, in fondo avevate ragione, la vita è troppo breve per non dare almeno una possibilità al sesso anale.
Amavo tutto di Giorgia.
Eppure tra noi finì.
La sua famiglia al completo mi invitò per la rituale grigliata di Ferragosto quando, sovrappensiero, in un discorso qualunque pronunciai "basette alla Del Piero".
Ci guardammo e nessuno dei due sapeva cosa fare. Così presi la situazione in pugno e dissi a sua nonna che doveva smetterla di stringermi così forte il cazzo quando sentiva quella parola.
Giorgia, gran bel nome, gran bella scelta
RispondiEliminaso che non dovrei dirlo, ma amo questi post in stile nonno materno & co... (segue sospirone nostalgico)
RispondiEliminaGreat!
RispondiEliminaE beccare la tua ragazza che guarda il culo di tuo padre dicendo che non gli starebbero male le basette alla Del Piero (sul culo, si intende)?
RispondiEliminaCordialità
Attila
Giusto in questi giorni mi ronzava in testa questa cosa della parola chiave del bondage. A me pareva che 'mandrino portafresa' fosse una buona scelta ma forse pretendere che una ragazza se ne ricordi durante una sessione intensa è un po' troppo... Mi sa che è meglio cambiare.
RispondiEliminaNel frattempo, c'è qualche necrofilo fra voi?
TOTAL.
RispondiEliminaParola Chiave: Basta.
RispondiEliminaControparola Chiave: Gioca nell'Udinese.
Quanta verità nelle tue parole!