Don't Feed The Pope - Pubblicato sul Bile/2
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Da ragazzo il mio professore di elettrotecnica mi ripeteva spesso che
deridere gli altri per via di presunte omosessualità rivelava quella che
era la mia vera natura, ovvero un fottuto frocio represso.
Nonostante ciò facesse di lui un eterosessuale omofobo represso.
Chissà se questo vale anche per le discriminazioni religiose: attaccare costantemente il cattolicesimo fa di me un anziano bavarese con problemi d'incontinenza?
In fondo non ho mai dato peso a quella teoria: Hitler non era negro.
E Steve Jobs avrebbe dovuto combattere quotidianamente il suo morboso impulso di installare Vista.
Ma non voglio scrivere l'ennesimo vilipendio alla religione: è meglio non stuzzicare gli Apple addicted.
Così come sarebbe meglio non urtare la sensibilità dei lettori cattolici.
E' che nella mia vita le speranze quotidianamente riposte nella religione sono state metodicamente deluse e questo ha inciso in maniera decisiva nel mio rapporto con la fede: perchè Dio si dimentica di me durante il gioco d'azzardo?
Ricordo quando, con i miei due fratelli, decidemmo di giocare a poker. Non avevamo il quarto, perciò giocammo col morto. Non solo ci sbancò tutti e tre ma qualche tempo dopo mi soffiò anche la donna.
Adesso posso dire di aver imparato la lezione e ho smesso di appellarmi al Signore durante il gioco: sarà perchè non sono poi così convinto durante le preghiere.
Lo riconosce sempre, il mio bluff.
Ma non voglio scrivere l'ennesimo vilipendio alla religione.
E' troppo facile zittire ogni discussione dando del nazista al povero Ratzinger solo perchè fu costretto ad arruolarsi nella contraerea tedesca. Oppure consentitemi di fare lo stesso con Scalfari e Bocca.
Dunque, basta attaccare il Papa.
Anche voialtri, fatela finita.
Lo dico per il vostro bene.
Perchè arrivati a questo punto la Chiesa è come l'invereconda nasona che avete conosciuto alla festa di Halloween e a cui, in cambio di una fragorosa pompa nell'angolo più buio del parcheggio, avete scioccamente dato una speranza: più proverai a liberarti di lei e più tornerà alla carica.
Allora è meglio non provocarli, dato che da un momento all'altro potrebbero decidere di andare in All con una coppia di assi in mano, ossia quando sceglieranno di giocare la carta Obama.
Pensateci un momento: e se il prossimo Papa fosse un fichissimo mulatto sui quaranta?
Siamo abituati da sempre a pontefici vecchi, brutti e che non infilerebbero un tiro da tre punti neanche con un miracolo ma cosa accadrebbe se il Papa fosse un affascinante afroamericano in grado di ballare il Moonwalk durante le stazioni della Via Crucis?
Oltre all'aumento del consumo di pollo fritto, intendo.
Basterebbe un solo dissing contro Khomeini, rappato sul cofano della Papamobile con tanto di catena d'oro al collo, per salutare definitivamente l'Islam: le fighette arabe si inumidirebbero ad una velocità tale da trasformare l'intero Sahara in terreno coltivabile.
Per non parlare della facilità con cui riuscirebbe a costruire slogan così accattivanti da far apparire "Yes, we can" la lettura di un saggio di Umberto Eco dopo tre grammi di ketamina:
"Put your hands up in the air! Voglio sentire un amen come si deve! Yo! E adesso smammate in pace, fratelli!"
Non penso di vivere così tanto per vederlo ma credo che stiano solo aspettando il momento giusto nella numerazione papale.
O un deciso calo di fedeli.
Oppure qualche stronzo che li faccia incazzare.
E sebbene quando decideranno di giocare la carta Obama per il relativismo e la secolarizzazione la partita sarà definitivamente chiusa è un vero peccato essere certi di non poter assistere a Papa Willy XXX, il primo pontefice softcore.
Nonostante ciò facesse di lui un eterosessuale omofobo represso.
Chissà se questo vale anche per le discriminazioni religiose: attaccare costantemente il cattolicesimo fa di me un anziano bavarese con problemi d'incontinenza?
In fondo non ho mai dato peso a quella teoria: Hitler non era negro.
E Steve Jobs avrebbe dovuto combattere quotidianamente il suo morboso impulso di installare Vista.
Ma non voglio scrivere l'ennesimo vilipendio alla religione: è meglio non stuzzicare gli Apple addicted.
Così come sarebbe meglio non urtare la sensibilità dei lettori cattolici.
E' che nella mia vita le speranze quotidianamente riposte nella religione sono state metodicamente deluse e questo ha inciso in maniera decisiva nel mio rapporto con la fede: perchè Dio si dimentica di me durante il gioco d'azzardo?
Ricordo quando, con i miei due fratelli, decidemmo di giocare a poker. Non avevamo il quarto, perciò giocammo col morto. Non solo ci sbancò tutti e tre ma qualche tempo dopo mi soffiò anche la donna.
Adesso posso dire di aver imparato la lezione e ho smesso di appellarmi al Signore durante il gioco: sarà perchè non sono poi così convinto durante le preghiere.
Lo riconosce sempre, il mio bluff.
Ma non voglio scrivere l'ennesimo vilipendio alla religione.
E' troppo facile zittire ogni discussione dando del nazista al povero Ratzinger solo perchè fu costretto ad arruolarsi nella contraerea tedesca. Oppure consentitemi di fare lo stesso con Scalfari e Bocca.
Dunque, basta attaccare il Papa.
Anche voialtri, fatela finita.
Lo dico per il vostro bene.
Perchè arrivati a questo punto la Chiesa è come l'invereconda nasona che avete conosciuto alla festa di Halloween e a cui, in cambio di una fragorosa pompa nell'angolo più buio del parcheggio, avete scioccamente dato una speranza: più proverai a liberarti di lei e più tornerà alla carica.
Allora è meglio non provocarli, dato che da un momento all'altro potrebbero decidere di andare in All con una coppia di assi in mano, ossia quando sceglieranno di giocare la carta Obama.
Pensateci un momento: e se il prossimo Papa fosse un fichissimo mulatto sui quaranta?
Siamo abituati da sempre a pontefici vecchi, brutti e che non infilerebbero un tiro da tre punti neanche con un miracolo ma cosa accadrebbe se il Papa fosse un affascinante afroamericano in grado di ballare il Moonwalk durante le stazioni della Via Crucis?
Oltre all'aumento del consumo di pollo fritto, intendo.
Basterebbe un solo dissing contro Khomeini, rappato sul cofano della Papamobile con tanto di catena d'oro al collo, per salutare definitivamente l'Islam: le fighette arabe si inumidirebbero ad una velocità tale da trasformare l'intero Sahara in terreno coltivabile.
Per non parlare della facilità con cui riuscirebbe a costruire slogan così accattivanti da far apparire "Yes, we can" la lettura di un saggio di Umberto Eco dopo tre grammi di ketamina:
"Put your hands up in the air! Voglio sentire un amen come si deve! Yo! E adesso smammate in pace, fratelli!"
Non penso di vivere così tanto per vederlo ma credo che stiano solo aspettando il momento giusto nella numerazione papale.
O un deciso calo di fedeli.
Oppure qualche stronzo che li faccia incazzare.
E sebbene quando decideranno di giocare la carta Obama per il relativismo e la secolarizzazione la partita sarà definitivamente chiusa è un vero peccato essere certi di non poter assistere a Papa Willy XXX, il primo pontefice softcore.
Io ti appoggio.
RispondiEliminaocio agli amici che te l'appoggiano...
RispondiEliminasi può appoggiare anche dall'esterno senza necessariamente spingere
RispondiEliminaodio le fiche bagnate e maleodoranti
leggevo, leggevo e apprezzavo, leggevo e ghignavo e poi...poi mi sono scimmiata sul video contro i primi piani dei porno-attori.
RispondiEliminae adesso vado via serena. non passavo da queste parti da mesi ma tu sei ancora un g-g-genio.
ciao
v
Io sono profondamente cattolico, sennò che senso avrebbero le mie bestemmie per un cazzo di foul battuto da un cazzo di colore?
RispondiEliminaCordialità
Attila