Oggi sono sullo Scaricabile con "Qualcuno inculi Caino - Controsatira in 5 piccole mosse".

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#1
“Ogni volta che leggo una battuta dei ragazzi di Spinoza mi chiedo: perchè non è venuta in mente prima a me?” (Marco Travaglio)


Probabilmente perchè tu hai una vita sessuale, Marco. Checchè ne dica tua moglie.

La satira dovrebbe sollevare interrogativi scomodi, combattere ipocrisie, ribaltare convinzioni, aiutare a rimorchiare no global per rimediare un pompino appassionato durante un sit-in di protesta a causa dei tagli alla ricerca. Eppure anni e anni di satira politica forgiata da critiche costruttive e ben circostanziate ai danni del potere hanno cambiato poco o nulla: i potenti dominano ancora il mondo, i razzisti si ripopolano ovunque e per rimediare un pompino appassionato durante un sit-in di protesta devi comunque offrire una cena. Figuriamoci con la satira realizzata esclusivamente attraverso collage di battute brevi: in quanto a efficacia siamo a livelli veltroniani. Ma almeno si spiega la presenza di blog serissimi alle feste del Pd.
Qual è la differenza tra il libro di Spinoza e “Tabloid” di Daniele Luttazzi? Quello di Luttazzi ha anche le figure. Di Luttazzi non mi va proprio giù il fatto che si sia costruito una carriera utilizzando battute altrui. A proposito: quanto hanno guadagnato gli autori di Spinoza con la vendita del libro? E la cosa buffa è che ti danno del razzista se utilizzi lo stereotipo dell’ebreo tirchio.
Scherzavo: a dire il vero l’incasso del libro di Spinoza è stato nobilmente devoluto in beneficenza. Che polli. Be’, forse anche a me piacerebbe fare beneficenza ma mia madre non me lo perdonerebbe mai.

#2
“Corri Forrest, corri!”
No, vaffanculo Forrest, slogati la caviglia inciampando su quel ridicolo apparecchio alle gambe. Se tua madre non si fosse fatta scopare dal preside non saresti stato ammesso in quella scuola, stronzo ritardato: muori, figlio di puttana, muori.


Concordare in partenza su concetti precostituiti da vent’anni di politically correct, antiberlusconismo attivo ed allineati pensieri mainstream è utile per incrementare il numero di iscritti nel gruppo Facebook ma, semplicemente, è satira per minus habens incapace di offrire nuovi punti di vista alternativi, di rischiare. Fermo restando il principio fondamentale del ricevere sesso orale.
Tutto il resto è marketing, tutto il resto è Bagaglino, tutto il resto è Spinoia (cit.): un autore satirico che scrive in questo modo con lo scopo di compiacere un definito tipo di pubblico addormenta entrambi. Un testo composto da venti battute di una riga sui rapporti tra Dell’Utri e la mafia non genera una critica da parte del lettore, è da vent’anni ormai che legge le sentenze di Travaglio e Gomez, ma lo porta a una letale compiacenza. Senza considerare che la lunghezza di una battuta è direttamente proporzionale alla misura del pene del suo autore. Già.

#3
“Mamma? Mamma?!?”
E’ morta Bambi, è morta. Ma non è stato il cacciatore, Bambi, no: è morta subito prima di ricevere il proiettile a causa di una malattia venerea. Sì, il re della foresta si scopava anche sua sorella.
E questo sia ben chiaro a tutti coloro che hanno perso un genitore durante un’infanzia totalmente rovinata per via di un padre assente.


La difesa della vittima, l’attacco al carnefice: così, da sempre. E in questo universo la vittima diventa carnefice e il carnefice una vittima, un luogo dove il potere non ha potere e tutto ciò che non ha potere è potere. Il solo modo per uscire da tale conformismo militante è attaccare sia il carnefice che la vittima a prescindere dalla personale opinione dell’autore restituendo a tutti i lettori la capacità di scindere il bene dal male.

#4
Molti sostengono che ironizzare sui cinesi è sbagliato e sono d’accordo: si risparmiano molte più energie riferendosi direttamente a tutti i fottuti musi gialli.

Scrivere una freddura offensiva più o meno giustificata verso un omosessuale, un nero o un bambino down malato di cancro frocio e negro, invece, attiva il tuo pensiero.
Sono razzista? No, sono bianco. Quindi ho il cazzo piccolo e quando ballo sembro un filatoio ad alette. Dov’è il problema?
E tanto per ribadire: la tortura dei propri animali domestici è un diritto inalienabile, i pacifisti sono omosessuali, i rifiuti a Napoli sono una punizione di Dio perchè anche San Gennaro era un camorrista e rimediare un pompino appassionato da una razzista durante un raduno di Casa Pound, oltre che più soddisfacente, è ancora più facile. Considerando che non devi conoscere a memoria la riforma Gelmini.

#5
“Presto polizia! L’ingresso del rifugio della famiglia Frank è proprio dietro quell’armadio! Fra cinquant’anni sulla strada principale ci sarà un cartello con su scritto ‘Casa di Anna Frank’. Migliaia di patetici turisti si fermeranno lì sotto a pensare ‘Non dev’essere stato così difficile trovare la famiglia Frank per quegli stupidi nazisti’. Pensate che ci faranno anche un museo. Ah, ricordatevi di bruciare quel dannato diario, mi raccomando.”


E adesso inginocchiati e succhiami il cazzo, Anna.